Consigli di viaggio fotografico: da Marrakech al deserto del Merzouga

Perché fare un viaggio fotografico in Marocco?

Se ti piacciono i colori, i rossi e gli azzurri saturi e ti ispira osservare nuove culture potrebbe essere il posto che fa per te! Il Marocco è un territorio molto vasto e diversificato, ha mari, montagne, città imperiali, villaggi spopolati e improvvisati sulle strade, mercati ovunque ed ha pure il deserto. Visitare questo territorio fa riflettere su se stessi e sulla valutazione del mondo che ci circonda, lasciando da parte ciò che i mass media fanno percepire.

Principi

Quando penso ad un viaggio fotografico cerco di tenere a mente questi principi:

  • deve essere fuori dalla mia tradizionale zona di comfort;
  • deve essere un esperienza in cui posso entrare a piedi pari e non viverla esclusivamente con l’occhio del turista;
  • vorrei avere la possibilità di fare del materiale fotografico da paura! 🙂

Ti consiglio di non andarci se…

  • sei molto permaloso sulla pulizia
  • non ti piace il contatto fisico con le persone
  • non ti piace stare in macchina
  • hai pregiudizi su culture diverse dalla tua

Ti consiglio di andarci se…

  • vuoi vedere un vero cielo stellato
  • se ti piacciono le olive e i datteri!
  • vuoi lasciarti incantare dalla bellezza della natura
  • vedere il mondo con i tuoi occhi e non fartelo raccontare da altri

Periodo in cui ci sono andato

Ho avuto la fortuna di visitare questo magnifico territorio in Ottobre del 2019, ho scelto queste date per una questione economica dei voli e per il clima mite di quel periodo! Nello specifico sono partito da Marrakech e grazie alle nostre guide (Merzouga Tours https://bit.ly/2r3Drls) siamo arrivati fino al deserto del Merzouga, ai confini dell’Algeria. Ho trovato sempre giornate di clima mite, con circa 22/25 gradi durante il giorno e circa 15 gradi alla sera. Clima e meteo spettacolari, non so se sono stato fortunato ma non ho mai trovato un clima impegnativo.

Spostarsi e mangiare

Questo giro, mi sono affidato ad un organizzatore turistico del posto, è uno stato di cui non avevo troppa conoscenza ed essendo fuori dall’Unione Eureopea ho preferito appoggiarmi ad organizzatori del territorio. Abbiamo fatto tutto il viaggio su un furgoncino privato, per cui questa volta ho vissuto la strada completamente da passeggero. Le strade sono comunque ben fatte, o per lo meno quelle che abbiamo fatto erano curate senza particolari passi difficili. Una nota, durante il percorso la polizia ci ha fermato più volte per controllare documenti e passeggeri, io ritengo questo un surplus in quanto mi ha fatto sentire più protetto e tutelato.

Per quanto riguarda il mangiare mi sono trovato…da Dio! Siamo andati esclusivamente nel locali consigliati dalla guida, e non abbiamo mai avuto problemi. Molto probabilmente sia i menù che i prezzi erano un pò turistici, ma va bene cosi. Non volevo sprecare giorni in bagno 🙂 Piatti da assaggiare sicuramente sono la carne fatta con la Tajin, una loro particolare pentola/piatto e le olive!

Alcuni consigli per l’attrezzatura fotografica

Partiamo da un principio, molto probabilmente non sarete mai in situazioni rischiose ma girare con molta attrezzatura al collo può risultare un pò pericolosa, specialmente se vi addentrate in piccoli centri meno controllati dalle autorità. Per cui per il mio viaggio fotografico mi sono portato tre camere a disposizione:

  • iphone sembra più che scontato ma ho scattato un sacco di fotografie e girato molti filmati direttamente con il mio Iphone, perché è dannatamente più comodo averlo in tasca che estrarre la mia Sony dallo zaino. La qualità a livello foto e video è discreta e piuttosto che rinunciare a fare alcuni shot, anche l’iphone va benissimo 🙂 Ho mimetizzato il telefono con una cover neutra come questa per nascondere il brand del telefono. Preferisco prevenire che curare non attirando troppo l’attenzione 😉
  • Gopro, action cam un pò cruda nei file ma per questo tipo di viaggio va benissimo, la tenevo sempre in tasta o attaccata ad un gorilla pod e non mi ha mai deluso sia dal punto di vista foto che dal punto di vista video. L’app sull’iphone ogni tanto mi si pianta ma succede abbastanza raramente. Case obbligatorio per proteggerla dalla sabbia e dagli urti accidentali. L’ho usata moltissimo
  • Sony a7 III, mi sono trovato benissimo, file puliti, foto e video al top non avrei voluto macchina diversa con me. Ho usato però l’accortezza di munirla di un Case in silicone (questo qui per l’esattezza) per limitare le possibilità di rotture per botte accidentali. Come lente invece ho fatto tutto con un tamron 28-75 f2.8 di cui ho fatto anche un video, se vuoi vederlo lo puoi trovare qui sul mio canale Youtube. Ah se ti interessa iscriviti, mi farebbe molto piacere 🙂

Per avere sempre le batterie cariche mi sono munito di un powerbank sufficientemente capiente, che permette di fare numerose ricariche senza particolari problemi. Un dettaglio importante, prendetene uno con pannello solare per la ricarica durante il giorno, fate del bene all’ambiente e vi permetterà di avere sempre una riserva di energia!

Zaini a spalla per attrezzatura fotografica/videografica

Per tutto il viaggio ho utilizzato lo Zaino Reflex K&F un ottimo prodotto che garantisce protezione in caso di maltempo e resistenza agli urti e al trasporto. Mi sta accompagnando da circa un anno in tutte le mie trasferte di lavoro e per ora non ho avuto nessun problema ne alle cerniere ne alla struttura dello zaino stesso. Super consigliato, stai attento solo alle misure al momento dell’imbarco in aereo. Ne approfitto per segnalarti questo zaino della Beschoi se vuoi viaggiare leggero leggero e rientrare nelle dimensioni massime del bagaglio a mano di compagnie aeree come la Ryanair in cui la dimensione massima del bagaglio a mano è 40 cm x 20 cm x 25 cm.

Le cose più belle che ho visto

In ordine sparso le cose più belle che ho visto:

  • il deserto
  • la gentilezza del popolo berbero
  • il casino della piazza di Marrakech
  • i paesaggi durante il viaggio verso l’Algeria

PSe hai visto il video completo del mio viaggio, qui sotto il percorso fatto giorno per giorno, può essere un’ottima base di partenza per sviluppare il tuo viaggio!

Alcuni consigli sull’abbigliamento e accessori

Mi sono mosso praticamente sempre in t shirt di cotone, jeans lunghi e scarpe da ginnastica. Cosa molto importante, munisciti di:

Non bere acqua che non sia imbottigliata, quindi una borraccia in questo caso non serve a molto.

Alcuni consigli per la gestione economica e i pagamenti

In Marocco quasi ogni scambio verrà fatto in valuta locale, quindi all’infuori delle principali città, ogni pagamento sarà fatto e contrattato a mano. Per cui devi avere un mix di una carta furba per le transazioni e allo stesso tempo avere sempre un pò di contante con te.

Per la carta di debito ti consiglio Revolut, lo sto usando da qualche mese e mi sto trovando benissimo. La carta costa normalmente 6 euro ma se la attivi tramite questo link sarà gratis! Puoi attivare gratuitamente la tua carta Revolut qui. Puoi trovare tutte le sue specifiche sul sito di riferimento, super in breve ti dico solo che da quando ne sono in possesso non ho più usato la mia prepagata preistorica e sto valutando di usarlo come conto principale in quando non paghi commissioni e puoi usarla con tranquillità in quasi tutti i continenti.

Mentre per il cambio moneta io personalmente ho cambiato subito appena arrivato in aeroporto per essere tranquillo su tutte le transazioni. Una nota da sottolineare, il Marocco vive con i turisti stranieri, i prezzi che vi proporranno all’inizio sono sempre gonfiati per cercare di avere il massimo profitto. Qua sta molto a voi se voler sostenere l’economia locale o cercare un buon affare. Your choice my friend!

Lingua

Il popolo Marocchino è molto ingegnoso e parlano un mix di lingue italiano/spagnolo/francese per farsi capire. Non dovresti avere problemi di lingua, con l’inglese comunque se la cavano abbastanza bene.

Colonna sonora

Fondamentale una buona playlist, questa è la mia personale che uso su Spotify!

Non mi rimane che augurarti buon viaggio 🙂 mandami una foto!

Andrea Verzola

Vedere, muoversi, guardare oltre ed evolvere. Avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Mi chiamo Andrea Verzola, mi occupo di comunicazione visiva, attraverso l'uso della fotografia, del video e della grafica Non prediligo un liguaggio specializzato, sono specializzato nel non specializzarmi Essere versatili per me è un elemento chiave di professionalità Cerco il bello in tutte le cose, sia che mi trovi in un polveroso cantiere edile, sia che di fronte abbia il più bell'edificio. Ciò che quindi mi definisce meglio come fotografo è il mio spirito ottimista e positivo. Cambiare è la cosa più bella che si possa fare. Lavoro per diversi studi e aziende nel territorio italiano cercando di dare il mio massimo contributo creativo e professionale.

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