Specializzati nel non specializzarsi

Oggi ti invito a guardare questo mitico video di Franco Bolelli, uno speach che ha tenuto al Ted! Chi è Franco Bolelli? è un filosofo taoista e scrittore, uno che mette insieme Bob Dylan e Nietzsche come espressione e migliore sintesi del “pensiero occidentale più creativo”.

Chiunque svolga una professione creativa secondo lui, oggi più di ieri, deve abbracciare la pluralità cognitiva. Ossia bisogna tener conto delle connessioni tra discipline che il nostro sistema culturale ci ha (erroneamente) abituati a pensare separate e che in realtà sono invece evidentemente intrecciate. Solo così è possibile interagire attivamente nel mondo reale dove trasversalità non è uno slogan, ma lʼessenza stessa delle cose. Fa un esempio più che calzante, pensate a Bruce Lee, ha saputo unire appunto le cultura orientale con quella occidentale della west-coast.

Questo concetto è un concetto a cui sono molto legato, lo sento mio e penso che calzi a pennello con tutto quello che ci sta attorno oggi nei mestieri sopratutto progettuali. Non è più possibile (come invece lo era una volta) andare a dividere per settori, dividere per competenze super specializzate, “etichettare” un progetto con un nome.

Quello che viene affermato nello speach è che è necessario un ricambio di idee e di sensibilità: il passaggio da un pensiero critico a un pensiero inventivo, l’uscita dai vecchi modelli ideologici, la consapevolezza che non possiamo più vivere, comportarci, pensare, comunicare, lavorare come facevamo fino a pochi anni fa. L’evoluzione tecnologica, la costante connessione con tutto e con tutti sta portando ad una evoluzione della “professione”.

Credo che soprattutto chi fa, progetta, crea, inventa -in tutti i campi- debba prendersi la responsabilità di estendere la propria attitudine propositiva e costruttiva dalla dimensione singolare a quella condivisa

Insieme a Jovanotti, ha scritto un bellissimo libro che si chiama “Viva Tutto”, l’ho trovato molto interessante e ti consiglio di leggerlo, se vuoi comprarlo ecco il link!

lo dico a voi come lo dico a me stesso 🙂

Andrea Verzola

Vedere, muoversi, guardare oltre ed evolvere. Avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Mi chiamo Andrea Verzola, mi occupo di comunicazione visiva, attraverso l'uso della fotografia, del video e della grafica Non prediligo un liguaggio specializzato, sono specializzato nel non specializzarmi Essere versatili per me è un elemento chiave di professionalità Cerco il bello in tutte le cose, sia che mi trovi in un polveroso cantiere edile, sia che di fronte abbia il più bell'edificio. Ciò che quindi mi definisce meglio come fotografo è il mio spirito ottimista e positivo. Cambiare è la cosa più bella che si possa fare. Lavoro per diversi studi e aziende nel territorio italiano cercando di dare il mio massimo contributo creativo e professionale.

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