Le migliori schede di memoria per macchine fotografiche reflex e mirrorless – guida

La scheda di memoria interna è un elemento spesso sottovalutato nel set di un fotografo / videomaker, ma in realtà scegliere la giusta scheda di memoria per la tua macchina fotografica è fondamentale. Generalmente si cerca di risparmiare il più possibile su questo accessorio perché non si riesce a riconoscere la differenza tra le varie schede e l’unico paramento di misura è la capienza, un pò come si fa con le macchine fotografiche valutando tutto in misura dei megapixel a disposizione e non dando attenzione al resto delle informazioni! 🙂

Tutte le macchine fotografiche o le videocamere necessitano di schede sd? Non è detto, però la maggior parte degli strumenti di acquisizione delle immagini non hanno spazio di archiviazione interno per cui molto spesso è necessario dotarsi di un buon supporto di memoria.

Ma non preoccuparti, spero di esserti utile con questo articolo, cercando di categorizzare un pò di informazioni pratiche per la scelta di una scheda di memoria rispetto che ad un altra.

La scelta della scheda di memoria o “memory card” su cui registrare e salvare i nostri scatti è un aspetto troppe volte sottovalutato. Cosa c’è di più fondamentale del supporto in cui verranno immagazzinate le nostre foto? È chiaro che ciò di cui si necessita è di uno strumento affidabile, di buona capienza e, sopratutto, in grado di garantire adeguata protezione al nostro lavoro.

Immagina il materiale che produci come se fossero gioielli preziosi, di certo li metteresti in una cassetta di sicurezza, non in un cestino di paglia! Perché la memoria a disposizione è il supporto in cui vengono immagazzinate tutte le tue foto, la cassaforte che deve tenere al sicuro il risultato di tutte le tue fatiche!

I principali tipi di schede di memoria che possiamo individuare sono  di 4 formati fisici diversi:

1- MICRO SD quelle piccine

Solitamente le micro sd card vengono principalmente utilizzate per smartphone, tablet, droni e action cam; ma anche su fotocamere compatte e bridge. Spesso con le schede progettate con i formati più piccoli vengono forniti degli adattatori, quindi acquistando una microSD e utilizzando un adattatore è possibile inserirla anche all’interno dello slot SD del computer portatile o della fotocamera digitale. Sebbene le dimensioni delle schede SD siano obbligatoriamente sempre identiche, i vari modelli si differenziano per diverse caratteristiche, come capacità, prestazioni e standard utilizzati.

In commercio troviamo micro sd da 8gb, 16gb, 32gb e così via.

Ogni giorno ne nascono di nuove, per cui ti consiglio di utilizzare  il link qui sotto di amazon, mettere in ordine per valutazione e decidere sulla base dei feedback dei clienti che ne hanno già acquistata una! Guarda amazon cosa mette a disposizione con questo formato!

2- SD quelle standard

Le schede di memoria SD (Secure Digital) sono oggi quelle che vengono utilizzate dalla maggior parte delle reflex (specialmente le entry level e le mirrorless) in commercio.

Possiamo distinguere 3 tipi di schede SD:

  • Le MEMORY CARD SD, che sono le più vecchie sul mercato, e hanno una capacità massima di memorizzazione di 2gb, in questo momento te le sconsiglio essendo una tecnologia obsoleta;
  • Le MEMORY CARD SDHC, ovvero SD HIGH CAPACITY, hanno una capienza da 4 gb a 32 gb. Sono inoltre più capienti delle schede di memoria sd sopracitate;
  • Le MEMORY CARD SDXC, ovvero SD EXTENDED CAPACITY,  hanno una capacità da 64 gb a 2 TB; sono quindi più capienti delle SDHC.

Sono ampiamente diffuse, la maggior parte dei portatili o dei computer fissi hanno a disposizione un lettore specifico per le SD rendendo gli scambi di materiale molto agili e sicuri. Sono compatte, sono economiche, hanno buone prestazioni e grandi capacità ma dal punto di vista meccanico sono piuttosto fragili. Si piegano, si sbertucciano, l’involucro è decisamente cheap. Io generalmente ogni 2 anni gli do il giro, ne compro di nuove e quelle vecchie via via vado a non usarle più. Esperienza personale mi ha portato più volte a vedere i filetti sotto i circuiti in plastica a piegarsi e far si che non entrassero più nei vari lettori. Ho risolto con un cutter tagliando i filetti di plastica ma è un operazione che non consiglio. Se vedete che si stanno per staccare, semplicemente sostituite la scheda. L’operazione di “taglio” vale solo se avete su del materiale prezioso e che dovete recuperare in qualche modo.

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3- COMPACT FLASH quelle grandi!

Il formato delle schede di memoria Compact Flash, o cf card è il più datato; nonostante ciò è ancora utilizzato, soprattutto per reflex di livello professionale (vedi ad esempio Nikon D800, D4/D4s o Canon Mark III o 1dx). Tutte le compact flash attualmente in commercio sono di tipo I; quelle di tipo II, si distinguono da quelle di tipo I perchè molto piu spesse (5 mm) e più fragili, e non vengono più prodotte.

Le Compact Flash card tipo I sono più sottili (3,5 mm) ma comunque più resistenti e offrono un maggiore spazio di memoria rispetto alle vecchie cf di tipo II.

Inoltre le cf card più recenti utilizzano la tecnologia UDMA, che garantisce alte velocità di trasferimento dei dati.

Le memory card cf sono disponibili in diverse capacità: dalle compact flash 4gb alle compact flash 16gb, 32gb, 64 gb e oltre. Esistono anche cf 256 gb e cf 512gb

La loro forma garantisce una resistenza maggiore e dalla mia esperienza personale danno anche una garanzia psicologica superiore. Questo tipo di formato ha bisogno di un lettore ad hoc, al contrario delle sd che sono supportate dalla maggior parte dei portatili con un lettore di scheda nativo. Le compact flash sono ben più “corazzate” e robuste con il limite dello sviluppo, bloccate da un bus obsoleto ma soprattutto, hanno una interfaccia fatta ancora con i pin a giorno, come nei computer degli anni ’80. E se pensate che le fotocamere dotate di compact flash hanno al loro interno esattamente quella interfaccia, facile da danneggiare per il semplice inserimento delle memorie, capirete il rischio del semplice leva e metti.

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4- XQD le sconosciute!

La scheda di memoria XQD è una novità nel panorama delle memory card. La memory card XQD ha un nuovo formato, diverso sia dalle sd card che dalle cf card.

Offre una enorme possibilità di storage grazie alla sua capienza che può raggiungere i 2 tb e alte velocità di trasferimento dati.

Le XQD hanno il pregio di essere robuste come le compact flash ma al contempo hanno una contattiera moderna come le SD.

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Capacità: che taglio scegliere? Meglio non esagerare secondo me

Perché questo consiglio? Immaginate di eseguire un servizio fotografico, in questo contesto è normale eseguire centinaia e centinaia di scatti, ed è pertanto plausibile pensare che ciò di cui il fotografo necessita è di una scheda di memoria di adeguata capacità: la più alta possibile, in sintesi, in modo tale da racchiudere tutta la sessione di scatto in un unico supporto prima di importare il lavoro sul computer. Ma, poiché i problemi sono sempre in agguato, cosa accadrebbe nel caso in cui la nostra scheda di memoria ci abbandonasse o se persino qualcuno rubasse la nostra fotocamera? Semplice, avremmo perso tutto il lavoro. Quindi se possibile e se quello che dovete fare lo permette prendete delle schede che vi garantiscano di fare il numero di foto necessarie ma ipotizzate di spezzettare il vostro lavoro.

È questo il motivo per cui i fotografi più avveduti sono soliti avere diversi “set” di memory card al proprio seguito. È quindi meglio prediligere più schede con tagli in grado di garantire una capienza di circa 100/150 scatti, piuttosto che una unica SD in grado di raccoglierne migliaia, col rischio di perderli tutti. Qui il rischio più grande è quello di danneggiare o smarrire le memory card nel cambio, per cui attenzione e prudenza, una volta estratta la memoria, conservala in un raccoglitore adatto e non gettarla nello zaino o nelle tasche!

Andando sul concreto attualmente uso schede da 32 e 64 gb, non uso schede di capienza superiore proprio per i problemi sopra citati.

Cos’è la velocità di una scheda, e perché è importante, la divisione in “Classi”:

La velocità di trasferimento dati rappresenta, insieme alla capacità della scheda di memoria, il parametro più importante che devi tenere in considerazione nella scelta della tua scheda. Infatti, la velocità di trasferimento dati condiziona tutti gli aspetti più importanti del tuo utilizzo della scheda di memoria della tua macchina fotografica. Partiamo con la classificazione più vecchia, ossia quella che usa la denominazione inglese “Class” seguita da un numero. Questa è molto facile da interpretare in quanto basta prendere il nome che segue “Class” (nella versione contratta “C”) e riportarlo in MB/s.

Class 2 (C2): 2 MB/s
Class 4 (C4): 4 MB/s
Class 6 (C6): 6 MB/s
Class 10 (C10): 10 MB/s

Considera che un Raw di una macchina entry level pesa sopra i 10 MB, quindi ogni foto salvata ad esempio su una classe 10 richiede più di un secondo. Anche perché sono valori assoluti, dipende anche dalla camera e dal tipo di scheda, non tutte le promesse sono effettivamente vere al 100%. Non è detto che una Class 10 su una macchina vecchia trasferisca esattamente a 10 MB/s.

Per far fronte alle crescenti esigenze dei fotografi / videomaker e più in generale dei dispositivi sempre più performanti sono state portate sul mercato SD e micro SD con velocità sempre maggiori. Per questo è stato creato un ulteriore standard denominato UHS. Questo ha solo due voci:

U1: 10 MB/s
U3: 30 MB/s

Frequente vedere tra le caratteristiche di una scheda sigle come UHS-I o UHS-II. Questo sta ad indicare il tipo di bus UHS, che permette (sui dispositivi compatibili con appunto UHS-I o UHS-II) velocità di scrittura rispettivamente fino a 104 MB/s e 312 MB/s.

Nel 2016 è stato introdotto un ulteriore standard, denominato Video Speed Class. Questo, similmente alla prima classificazione, mostra chiaramente la velocità di scrittura grazie ad una V seguita dalla cifra. Proprio il numero sta ad indicare la velocità minima di scrittura:

V6: 6 MB/s
V10: 10 MB/s
V30: 30 MB/s
V60: 60 MB/s
V90: 90 MB/s

Come detto prima sono velocità assolute, la camera stessa influisce sulla velocità.

Scatti a raffica in modalità guerriglia?

Se fai foto sportive o in ogni caso ti trovi spesso a dover gestire grandi quantità di scatti in brevissimi periodi di tempo, allora hai bisogno di velocità.

Il motivo è semplice. Quando scatti le immagini occupano spazio nel buffer della tua macchina fotografica. Il buffer è una memoria “cuscinetto” dove permangono i tuoi scatti in attesa di essere scritti sulla scheda SD e dipende da macchina a macchina. Se questo spazio ‘cuscinetto’ si satura, la macchina non può più scattare, ti sarà sicuramente capitato di premere il bottono dello scatto e ahime non scattare!

Fino a che il buffer non si è liberato di nuovo la tua fotocamera non sarà in grado di catturare altre immagini.

La velocità della tua scheda determina (o meglio, condiziona) la velocità con cui le immagini vengono trasferite dal buffer alla scheda, e quindi influenza quanto veloci e prolungate possono essere le tue raffiche di scatti.

Giri video?

Un’altra attività che può essere fortemente condizionata dalla qualità della tua scheda SD è la registrazione video ad alta qualità.

Il formato video di per sé ha necessità di una banda di trasferimento dati molto più ridotta rispetto a quella che utilizzi quando scatti a raffica con una macchina da 24MP.

Ma il flusso è costante, e dura anche per lunghi periodi di tempo. Questo significa che, per essere efficace, la tua scheda SD deve garantire una banda minima costante senza interruzioni.

Trasferimento dei file

Tutti a un certo punto ci troviamo a scaricare le nostre foto sul computer per la fase di post produzione o semplicemente per archiviarle. Se scatti molto, e/o scatti ad alta risoluzione, il tempo perso semplicemente ad aspettare che i tuoi file liberino la scheda di memoria può diventare significativo. Anche in questo caso, conoscere e ottimizzare la scelta della velocità della tua scheda a seconda delle tue personali necessità può aiutarti a evitare scene di pazzia da attesa tipiche di chi lavora con le immagini.

Di quale scheda di memoria hai bisogno allora?

Tutto chiaro? 🙂
Perfetto, allora schematicamente ecco i miei consigli in base a quella che potrebbe essere la tua necessità

FOTOGRAFO AMATORE con reflex entry level CHE NECESSITA DI SD con un uso saltuario mensile

FOTOGRAFO AMATORE AVANZATO con reflex e smartphone di buon livello CHE NECESSITANO DI SD con un uso settimanale

VIDEO MAKER AMATORE  con mirrorless o reflex di alto livello CHE NECESSITANO DI SD  / COMPACT FLASH con un uso settimanale altilenante

VIDEO MAKER AVANZATO con mirrorless di fascia alta, action cam e reflex CHE NECESSITANO DI SD / COMPACT FLASH con uso giornaliero

MODALITA’ EROE con macchine corazzate CHE NECESSITANO DI SD / Micro SD / COMPACT FLASH / Xqd con uso orario

Pensieri finali sulle memory card

La memory card tende ad essere sottovalutata; ma qualunque fotografo a cui sia capitato di finire lo spazio proprio sul più bello, a pochi scatti da una foto importante, sa quanto può essere frustrante aver scelto la memory card “sbagliata”. Così come, quando una memory card si corrompe, è una piccola tragedia.

Ti do quindi due ultimi consigli:

1 Esci sempre con almeno due memory card di riserva! Dopo 100/150 scatti cambia memory, archiviala in un contenitore adeguato tipo questo e prosegui con questo flusso di lavoro

2 Cambia a rotazione i tuoi strumenti di memoria in modo di non farli deperire troppo con il tempo e con l’utilizzo

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Andrea Verzola

Vedere, muoversi, guardare oltre ed evolvere. Avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Mi chiamo Andrea Verzola, mi occupo di comunicazione visiva, attraverso l'uso della fotografia, del video e della grafica Non prediligo un liguaggio specializzato, sono specializzato nel non specializzarmi Essere versatili per me è un elemento chiave di professionalità Cerco il bello in tutte le cose, sia che mi trovi in un polveroso cantiere edile, sia che di fronte abbia il più bell'edificio. Ciò che quindi mi definisce meglio come fotografo è il mio spirito ottimista e positivo. Cambiare è la cosa più bella che si possa fare. Lavoro per diversi studi e aziende nel territorio italiano cercando di dare il mio massimo contributo creativo e professionale.

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