Come prepararsi per una video-intervista

Ciao e benvenuti in un nuovo video, mi occupo spesso durante l’anno di produrre contenuti video di tipo “intervista” per i miei vari clienti, e noto sempre gli stessi errori da parte degli intervistati, per cui ho deciso di fare questa mini guida per chiunque deve essere intervistato e non sa da dove partire, sperando possa essere utile anche a te se sei alle prime armi. Quello che vi dirò a breve vale per i principianti, in caso di attori professionisti o gente abituata a lasciare interviste, l’approccio a questo tipo di riprese è di tutt’altro tipo e questo non è un contenuto per voi!

Andare a braccio

Partiamo dal classico ragionamento, ossia “Andrea, i contenuti li so, vado a braccio, fidati” e dopo circa 10 secondi che siamo partiti con le riprese l’intervistato si è già piantato perché non ricorda nulla. Demoliamo un grande paradigma, quando vedete un attore o un presentatore che sembra andare a braccio ha dietro decine di anni di esperienza sul palco, e anche lui è partito studiandosi i copioni e andando a scuola di teatro e frequentando corsi di dizione a non finire. Questo significa che non puoi andare a braccio, devi studiare la tua parte, sapere cosa dire e dove vuoi andare a parare con il tuo intervento. Ad esempio chiedi quanto dovrà durare il tuo intervento, se hai uno spazio da 30 secondi è inutile prepararsi un monologo da 30 minuti.

Quindi imparare il discorso a memoria è una buona idea? No, sbagliato anche questo!

Se hai capito che la tua parte di intervento va studiata, non la devi imparare a memoria, la devi capire, assimilare e farla tua. Quando è il momento di lasciare la tua intervista devi avere a mente i punti fissi che vuoi andare a toccare, una mappa mentale con i punti in successione, ma senza cercare di ripetere a memoria il tuo discorso. Cercare di ricordare un discorso a memoria spesso porta ad interruzioni o incaponimenti su un particolare termine, avere invece a mente i punti principali del discorso ti farà essere più naturale e fluido nel tuo intervento.

Telemprompt si o teleprompt no?

C’è un giochetto tecnologico che spopola specialmente tra i content creator, il teleprompt, uno strumento che vi permette di “leggere in camera” grazie ad un gioco di specchi. è uno strumento fantastico che anche io uso ogni tanto, vi permette di rispettare uno script al 100% ma a mio avviso è adatto solo ad un’utenza avanzata che è capace di interpretare un testo con cambi di ritmo, volume ed espressività facciale e mimica del corpo. Mi è capitato molte volte di riprendere persone che non si erano preparate, esse rimettevano tutta la loro fiducia sulla lettura del telemprompt pensando erroneamente “basta leggere”, il risultato come potete immaginare è stato parecchio deludente per non dire agghiacciante. Se sei alle prime armi fatti una mappa mentale ed evita il teleprompt, fai solo peggio.

Imparare a fare blocchi di parlato

Quando rilasci un intervista ricordati che quel materiale andrà al 99% rieditato e ri-assembalto. Per agevolare il montaggio dovrai parlare con medio lunghe pause tra una frase ed un altra, questo permetterà di avere un editing migliore e il montatore video che gestirà le tue riprese ti vorrà molto bene. Un altro consiglio, se c’è un po’ di tempo, all’inizio prenditi qualche minuto per dire chi sei, cosa fai e cosa andrai a dire, questo servirà a te per concentrarti ma soprattutto per chi andrà ad editare il video avrà un breve abstract di quello che stà per ascoltare nei minuti successivi. Se posso condividerti un suggerimento, ragiona a blocchi, ogni frase dovrebbe riuscire a stare in piedi da sola, e se devi fare approfondimenti, meglio prima concludere la parte generica e poi prenderti del tempo per approfondire il tuo tema.

Un altro consiglio ripetere tutta la frase in caso di refusi

Capita a tutti di sbagliare non preoccuparti, sempre capendo che il video verrà rieditato, nel caso hai commesso un refuso, interrompiti, fai una piccola pausa e riparti dall’inizio delle frase. Un atteggiamento mentale sbagliato invece è quello di parlare a flusso di coscienza e dire la tragica frase “tanto sistemi in post”, l’ho sempre trovato poco rispettoso. Se sai che devi rilasciare un intervista è tuo impegno morale prepararti ed essere concentrato, molte persone investiranno il loro tempo per comporre al meglio il tuo discorso, per cui agevolagli il lavoro il più possibile.

Come vestirsi?

Consiglio salva vita, indossate sempre vestiti con colori tinta unita, niente pattern, niente righe, niente quadretti, niente di tutto questo ti prego. Quel genere di vestiti genera il famigerato effetto moire, ossia si crea un disturbo a livello visivo della ripresa e sembra che tutto il vostro outfit abbia delle strane onde che si muovano. Ascolta me, NON metterti mai vestiti elaborati ma prediligi le tinte unite.

Trucco e parrucco

Sempre sulla falsa riga del “tanto lo sistemi in post”, di solito si chiede se in post si può aggiungere trucco, togliere occhiaie e far sembrare tutti più belli. Tutto a livello digitale si può fare ma spesso non c’è budget ne tempo di editing, fare queste modifiche richiede uno sforzo troppo alto che spesso non è possibile affrontare. Se sapete che dovete rilasciare un intervista, preparatevi con un taglio di capelli adeguato e un trucco di supporto se volete migliorare un pò la vostra pelle ed eliminare eventuali stanchezze dal viso.

In piedi, seduto o camminando?

Ultima riflessione, se non hai mai rilasciato interviste o se è una delle prime volte che fai questa attività evita come la peste di rilasciare dei contenuti camminando, a meno che non riesci a formulare tutto il discorso in maniera ottima, sarà impossibile tagliare e cucire eventuali refusi. Rimangono due soluzioni, in piedi o seduto, in linea di massima la soluzione in piedi è la migliore e da preferire, devi solo avere l’accortezza di non dondolare, rimani concentrato e non muovere la testa per non creare il mal di mare ai tuoi spettatori.

Grazie di aver visto il contenuto fino a qui, spero che queste informazioni possano esserti utili per avere un controllo ed un impatto migliore alla tue interviste. Se ti è piaciuto il contenuto fammelo sapere lasciandomi un mi piace ed un commento qui sotto, mi aiuteresti tantissimo! Al prossimo video!

Andrea Verzola

Vedere, muoversi, guardare oltre ed evolvere. Avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Mi chiamo Andrea Verzola, mi occupo di comunicazione visiva, attraverso l'uso della fotografia, del video e della grafica Non prediligo un liguaggio specializzato, sono specializzato nel non specializzarmi Essere versatili per me è un elemento chiave di professionalità Cerco il bello in tutte le cose, sia che mi trovi in un polveroso cantiere edile, sia che di fronte abbia il più bell'edificio. Ciò che quindi mi definisce meglio come fotografo è il mio spirito ottimista e positivo. Cambiare è la cosa più bella che si possa fare. Lavoro per diversi studi e aziende nel territorio italiano cercando di dare il mio massimo contributo creativo e professionale.

No Comments

Rispondi