My Camera Bag: Samyang 14 mm f/2.8 IF ED UMC recensione

Partiamo subito, a cosa serve un grandangolare da 14 mm? L’obiettivo ha un angolo di campo orizzontale di 104° se usato su una macchina a medio formato, che sono davvero tanti: basta pensare che una lente kit tradizionale (il classico 18-15) o una compatta recente arrivano al massimo a circa 60°.

Non è banale utilizzare un obiettivo del genere: con un angolo di campo tanto ampio, è difficile riuscire a comporre bene le immagini. Rispetto a quello che vediamo con i nostri occhi, questo genere di lente assimila molte più informazioni e le restituisce in un’unica immagine. Inoltre, essendo un fisso e non uno zoom, l’unico modo di escludere dei particolari dalla scena è quello di spostarsi fisicamente, e non è sempre possibile farlo.

Il Samyang 14 mm 2.8 è un obiettivo completamente manuale: per modificare la messa a fuoco e il diaframma occorre ruotare a mano le ghiere poste sull’obiettivo (che tra l’altra da una bella sensazione sistemare il diaframma “vecchia maniera”). Con un obiettivo del genere si fanno principalmente foto di paesaggi, e si utilizza un cavalletto: la lentezza nelle operazioni rispetto a un’ottica elettronica ha un impatto minimo, in questi casi. L’approccio più semplice per utilizzare questo tipo di lente consiste nel piazzare la macchina sul cavalletto, aprire il diaframma a 2.8, accendere il live view e focheggiare/comporre l’immagine dal display della macchina. Poi si chiude il diaframma al valore desiderato, e si scatta, meglio se si lavora in iperfocale per togliersi qualsiasi dubbio di messa a fuoco. Il manuale è solo un limite mentale, a volte quasi è più divertente degli automatismi moderni. 

Qualità costruttiva

La lente frontale è molto esposta verso l’esterno, bisogna trattarla con molta cura durante l’utilizzo per evitare di andare a segnare il vetro. Tuttavia si può chiudere un occhio visto che questa lente viene venduta ad un prezzo abbordabilissimo e la qualità delle foto che è possibile ottenere è stratosferica. Le ottiche automatiche con la stessa apertura e diaframma della casa madre (vedi 14 mm canon) si trovano ad un prezzo di almeno 4-5 volte superiore a quello di questa lente.

Il Samyang 14 mm 2.8 è un obiettivo particolare anche in termini costruttivi: data la mancanza di motori di messa a fuoco, il corpo in metallo è largo poco più dell’attacco a baionetta; l’elemento frontale a bulbo invece è di dimensioni generose, ed è circondato da un paraluce a petalo non rimovibile, in plastica non troppo robusta. La ghiera del diaframma è ben fatta, e scatta a passi di 1/2 stop: avremo quindi f2.8, 3.5, 4, 4.5, 5.6, 6.7, 8 e così via.

Qualità d’immagine

I colori sono pazzeschi, pare abbia un polarizzatore integrato con un ottimo contrasto, nitidezza e contrasto sono superlativi. Si usa come detto sopra in “manual focus” ma si riesce a sopperire tranquillamente a questa mancanza usandolo in iperfocale. La resistenza al flare in controluce è notevole. L’immagine ai bordi tende a perdere di nitidezza, le foto scattate generalmente vanno poi post-prodotte per sistemare le curvature delle linee, al centro in particolare tendono a curvare.

Cosa ci posso fare?

Sicuramente nasce come ottica da usare per immagini statiche, quindi si ai paesaggi e si agli ampi spazi. Non si tratta di un ottica da usare per uso sportivo o per qualsiasi ambito in cui è richiesta precisione e velocità. Personalmente l’ho usato anche per foto di interni e si è sempre comportato bene, soffre solo un pò ai bordi se hai degli oggetti troppo vicini.

Come si comporta a livello video

Non è presente la stabilizzazione, per cui se volete girare video con quest’ottica, è d’obbligo un cavalletto o comunque un supporto per tenere la macchina sotto controllo. Non l’ho mai provato su steadycam ma penso che dia buoni risultati. Samyang sta sviluppando in questo ultimo periodo delle lenti ad hoc per il videomaking, in particolare esiste sempre un Samyang 14 mm con la ghiera del diaframma che “non scatta”, permette quindi cambi rapidi anche durante la ripresa..spettacolare!

Cose belle (grandi!)

  • Prezzo
  • Nitidezza
  • Costruzione

Sfighe varie (mannaggia a voi)

  • Indicazioni e riferimenti della ghiera di messa a fuoco non precise
  • Vignettatura, a tutta apertura, piuttosto evidente
  • il paraluce integrato è di plastica piuttosto fragile

Conclusione

Tutto sommato quindi l’obiettivo vale ogni euro speso, a patto però di dedicare del tempo per capire a fondo i suoi meccanismi chiave di funzionamento e di accettare in partenza le “scomodità” che ha questa lente (niente filtri, manual Focus, niente dati EXIF). Un ottimo obiettivo in ogni caso, senza fronzoli ma con tantissima sostanza.

Per concludere, ritengo il Samyang un ottimo obiettivo, soprattutto per rapporto qualità prezzo. Lo consiglio caldamente a tutti quelli che hanno una digitale full frame e amano la fotografia paesaggistica, o per chi vuole semplicemente sperimentare senza spendere una fortuna.

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Andrea Verzola

Vedere, muoversi, guardare oltre ed evolvere. Avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Mi chiamo Andrea Verzola, mi occupo di comunicazione visiva, attraverso l'uso della fotografia, del video e della grafica Non prediligo un liguaggio specializzato, sono specializzato nel non specializzarmi Essere versatili per me è un elemento chiave di professionalità Cerco il bello in tutte le cose, sia che mi trovi in un polveroso cantiere edile, sia che di fronte abbia il più bell'edificio. Ciò che quindi mi definisce meglio come fotografo è il mio spirito ottimista e positivo. Cambiare è la cosa più bella che si possa fare. Lavoro per diversi studi e aziende nel territorio italiano cercando di dare il mio massimo contributo creativo e professionale.

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